
È
stata la prima volta in Italia per la Celebrity Fight Night. Con un
successo riconosciuto, sia a livello di personaggi presenti, sia di
fondi raccolti (circa sei milioni di euro).
Un quadro che
Enic
ha saputo coordinare e “dipingere” al meglio, rispondendo pienamente
alle esigenze della fondazione statunitense organizzatrice e
collaborando a stretto contatto con la
Andrea Bocelli Foundation
(tra i beneficiari dei proventi dell’evento e protagonista dell’asta di
beneficenza nel corso del Gala finale) e con Veronica Berti, moglie,
manager di Andrea Bocelli.
Gli sponsor coinvolti in questa
entusiasmante maratona di beneficenza sono Stefano Ricci, Scervino,
Cavalli, Ferragamo, Pucci e Frescobaldi.
Stefano Ricci ed
Ermanno Scervino
sono stati subito protagonisti delle prime occasioni: dal lunch offerto
da Scervino all’esclusiva cena al teatro della Pergola, organizzata e
sostenuta da Stefano Ricci, preceduta da un aperitivo a Palazzo Feroni
sede della Salvatore Ferragamo.
Poi, ancora Stefano Ricci
protagonista il giorno successivo - iniziato con la prima colazione
offerta tra i telai dell’Antico Setificio Fiorentino e concluso con la
cena nella residenza di Andrea Bocelli a Forte dei Marmi (realizzata da
Enoteca Pinchiorri), dove - tra gli altri - hanno cantato
John Legend e
Lionel Richie, con
Sophia Loren madrina d’eccezione.

l
programma ha poi offerto (nella giornata del 6 settembre) un grande
pranzo al Castello di Nipozzano e la cena a casa di Roberto Cavalli.
Prima del Gran Finale: la serata in Palazzo Vecchio, offerta da
Toni ed
Ermanno Scervino.
Una Celebrity Fight Night da ben 250 ospiti, una serata tra le più
belle ed eleganti mai ospitate da Firenze, con nomi tra i più
prestigiosi del panorama internazionale: da
George Clooney, con la futura sposa
Amal Alamuddin, a
Lionel Richie, fino
Laura Pausini,
Belen Rodriguez,
Michelle Hunziker,
Zubin Mehta ed alla ‘first lady’,
Agnese Renzi.
Quanto raccolto è stato destinato al
Mohammad Ali’ Parkinson Centre ed all’
Andrea Bocelli Foundation per progetti di empowerment delle persone e delle comunità in Haiti.
Unici ed irripetibili i lotti andati
all’asta: dall’emozione di un giro di pista su un’auto di Formula Uno
fino agli orologi de Grisogono e Panerai, dagli abiti sartoriali Stefano
Ricci alla borsa in coccodrillo bianco firmata Ermanno Scervino.
L'INTERVISTA: VERONICA BERTI BOCELLI
Veronica Berti Bocelli manager ma anche Vice Presidente della
Fondazione Andrea Bocelli con Haiti nel cuore, alla fine, non poteva che
essere visibilmente soddisfatta della riuscita dell’evento ed ha
risposto ad alcune nostre domande:
Essere personaggio
con nome e fama è proprio di molti nomi famosi. Diverso è mettere a
disposizione questo ‘patrimonio’ a servizio della solidarietà. Come ha
fatto a convincere questi grandi nomi ad essere presenti? In
realtà è stato più semplice di quanto possa apparire. Accanto ad
Andrea, in questi anni ho potuto constatare come gli artisti e
personaggi del mondo dello spettacolo e della moda, più sono importanti e
di valore, e più restano persone semplici e disponibili. È un’equazione
che anche questa bella esperienza ha confermato.
Certo, la carta vincente dell’invito è legata senza dubbio al
mio consorte: denominatore comune degli invitati eccellenti era
l’ammirazione per Andrea e per il suo canto. Non è mai difficile
convincere un fan ad unirsi al suo beniamino, per di più condividendo
con lui una maratona benefica! E quale è stata la loro reazione alla sua richiesta? La
militanza di Andrea in ambito filantropico è nota. Nessuno stupore
dunque, viceversa grande interesse da parte di tutti, per un progetto
così coraggioso. Al 99 % abbiamo avuto un riscontro sollecito, cordiale e
molto partecipato. Tra i destinatari della nostra istanza, anche tante
persone con le quali in precedenza avevamo instaurato una solida
amicizia...
Quali sono le difficoltà che s’incontrano a mettere insieme tutti questi big? Parliamo
di personaggi le cui agende sono particolarmente fitte: spesso il
calendario è già pianificato per due o tre anni. Ad esempio alcuni nomi
di grandissimo spicco nel panorama artistico mondiale, nostri cari
amici, hanno davvero fatto il possibile per non mancare l’appuntamento
fiorentino, ma alla fine hanno dovuto declinare l’invito per impegni
professionali (cinematografici, televisivi, concertistici) che non hanno
potuto rimandare. Il mondo della moda appare
spesso distaccato. Ma, in questo caso, ha avuto un ruolo da
protagonista. Quale è il tasto giusto da toccare per coinvolgere grandi
firme come Scervino e Ricci? Anche in questo caso vale
l’equazione che ho ricordato poc’anzi: dietro a firme che dettano legge a
livello mondiale, quanto ad eleganza e stile, c’è la solidità e la
forza di uno spessore etico. C’è la genuinità, la sensibilità, la
disponibilità a rimboccarsi le maniche e a collaborare, per l’obiettivo
comune di un mondo migliore, dando ciascuno il proprio contributo.
Quanto è importante, in questi casi, essere supportati da un’organizzazione professionista di eventi? Raccolgo volentieri questa sollecitazione e ribadisco qui i miei più sinceri complimenti al team di Enic,
per il lavoro svolto. In questa tipologia di eventi, nulla può essere
lasciato al caso, la gestione di una simile macchina complessa deve
essere supportata da professionisti affidabili e di provata esperienza.